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MILANO

GENOVA

DR. NICOLA URSINO

CHIRURGIA PROTESICA DI ANCA E GINOCCHIO

iPhysio

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CASA DELLA SALUTE - Genova Multedo

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LA PROTESI DI GINOCCHIO

ALBENGA

OVADA

La protesi di ginocchio rappresenta l’unica terapia possibile in caso di degenerazione avanzata dell’articolazione. Si tratta della sostituzione chirurgica delle superfici articolari del femore e della tibia con componenti artificiali in modo da riprodurre il più fedelmente possibile tutti i movimenti dell’articolazione artrosica,ripristinare la mobilità articolare del paziente e ridurre il dolore causato dal danneggiamento dell'articolazione.

Per la fissazione della protesi all'osso è quasi sempre usato il cemento che ancora oggi garantisce la massima sicurezza in termini di ancoraggio della protesi all'osso. L’obiettivo finale dell’impianto della protesi del ginocchio è di far tornare il paziente a camminare correttamente senza dolore, correggendo l'eventuale deformità causata dall'artrosi, e recuperare un movimento dell'articolazione pressochè completo.

L’intervento di impianto della protesi è invasivo e richiede un periodo di riabilitazione post-intervento, ma garantisce il ritorno alla normale attività motoria del paziente. Inoltre, le ricerche nel campo della tecnologia delle protesi ci permette di ridurre costantemente l’invasività dell’intervento di impianto e soprattutto la durata dell’impianto protesico.

Centro Medico UNISALUS

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Tel. 02 48013784

Casa di cura SAN MICHELE

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LABO, Laboratorio privato ovadese

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Dottor Nicola Ursino

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LA PROTESI TOTALE DI GINOCCHIO

 

La protesi totale è composta da diversi componenti:

 

  • La componente femorale, che sostituisce la superficie articolare del femore, viene inserita a diretto contatto con l’osso dopo la rimozione della cartilagine artrosica e riproduce la forma anatomica dei condili femorali.
  • La componente tibiale, che sostituisce la superficie articolare del piatto tibiale, viene fissata alla tibia dopo la rimozione della cartilagine articolare.
  • L’ inserto tibiale viene fissato alla componente tibiale e, congruente ai condili femorali, articola con la componente femorale.
  • La componente rotulea che si applica alla superficie articolare della rotula dopo la rimozione della cartilagine articolare.

L’intervento di artroprotesi totale di ginocchio, eseguito quotidianamente nei centri specializzati, prevede l’eliminazione delle cartilagini consumate sulle superfici articolari del femore e della tibia mediante tecniche di preparazione dell’osso che ospiteranno le componenti protesiche ed il posizionamento delle componenti femorale e tibiale sulle due superfici. L’inserimento dell’inserto tibiale le rende congruenti, permettendo il movimento della nuova articolazione. L’utilizzo della protesi totale di ginocchio è indicato in caso di artrosi diffusa dell’articolazione.

protesi totale ginocchio

Nell'ambito della chirurgia protesica di ginocchio abbiamo iniziato ad utilizzare un sistema di ultima generazione definito sistema SIGNATURE.

Il sistema Signature consiste in un programma di supporto alla chirurgia protesica di ginocchio, attraverso un sistema di pre navigazione costruito su un'indagine con diagnostica per immagini eseguita con apparecchiatura RMN o TC. L'esame consiste in una scansione dell'arto inferiore comprensivo di anca, ginocchio e caviglia, eseguita con un protocollo specifico. Un programma di ricostruzione tridimensionale dell'articolazione e dell'asse anatomico di tutto l'arto inferiore permette di realizzare due guide di posizionamento con lo scopo di personalizzare l'utilizzo delle maschere di taglio specifiche per l'impianto protesico. Il programma Signature offre alcuni vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale, associato all'impianto protesico Vanguard è possibile perfezionare la precisione chirurgica aumentando la capacità funzionale dell'articolazione protesizzata, non si rende necessario praticare alcuna alesatura del canale endomidollare per posizionare le classiche guide di taglio comuni alla maggioranza degli impianti protesici.

In questo modo vengono ridotti il sanguinamento intra e post-operatorio con ridotta necessità di trasfusioni e i tempi chirurgici.

I tempi di recupero post-operatorio per il paziente sono più brevi con conseguente diminuita degenza. A tal fine durante gli interventi utilizziamo strumenti che riducono nettamente la perdita di sangue durante e dopo l'intervento chirurgico con grande beneficio per il paziente e per il fisioterapista che segue e tratta il paziente nella fase successiva della riabilitazione.

 

Oggi nell'intervento di protesi di ginocchio, oltre al ripristino della funzione dell'articolazione e alla risoluzione del dolore, il chirurgo ortopedico deve ricercare il miglior trattamento per il paziente avvalendosi di strumenti che possono effettivamente ridurre drasticamente il periodo di ricovero ed accelerare la fase riabilitativa.

LA PROTESI MONOCOMPARTIMENTALE MEDIALE E LATERALE

 

Nel caso in cui l’artrosi colpisca esclusivamente un solo compartimento, nella grande maggioranza dei casi il compartimento mediale, è invece indicato l’impianto di una protesi monocompartimentale, che sostituisce esclusivamente le cartilagini articolari del condilo femorale e del corrispondente emipiatto tibiale colpiti dall’artrosi. Anch’essa è costituita da una componente femorale, una tibiale e il cuscinetto meniscale.

protesi monocompartimentale ginocchio

L’impianto di una protesi monocompartimentale consente quindi di sostituire il solo comparto articolare danneggiato; infatti, a differenza dell'artroprotesi totale, ha il vantaggio di preservare entrambi i legamenti crociati, consentendo di conservare una cinematica pressochè normale del ginocchio, e di conservare il "bone stock" dell'articolazione femoro-rotulea e del compartimento opposto a quello affetto .

I vantaggi nell’utilizzo di una protesi monocompartimentale sono:

  • recupero rapido
  • minor dolore perioperatorio
  • minore perdita di sangue
  • migliore funzione articolare
  • minori limitazioni nello svolgimento delle attività quotidiane e sportive.

 

La protesi monocompartimentale impiantata con criteri di selezione corretti ed in pazienti selezionati permette un recupero funzionale più rapido rispetto alla protesi totale di ginocchio con minori perdite ematiche e minor durata del ricovero in riabilitazione.

LA PROTESI MONOCOMPARTIMENTALE FEMORO-ROTULEA

 

L’artrosi femoro-rotulea è una causa comune di dolore anteriore di ginocchio e colpisce pazienti giovani e attivi che presentano compartimenti tibio femorali sani. Questa patologia sembra inoltre interessare maggiormente le donne.

L’indicazione alla protesi monocompartimentale femoro-rotulea nasce dalla necessità di andare a sostituire solo questo compartimento affetto da artrosi, risparmiando osso sano e legamenti.

Il successo di questo tipo di intervento è legato alla corretta scelta del paziente.

IL PERCORSO RIABILITATIVO POST OPERATORIO

 

Il paziente inizia la riabilitazione con il fisioterapista già durante il ricovero nel reparto di ortopedia dal primo giorno dopo l'intervento chirurgico. Il fisioterapista inizia la mobilizzazione dell'arto operato prima al letto del paziente con attrezzatura dedicata Kinetek e prestando assistenza alla deambulazione con ausili (girello e poi bastoni canadesi). Nel reparto di riabilitazione si prosegue la fisioterapia con una seduta in palestra al mattino ed una al pomeriggio per circa 15 giorni con un fisioterapista dedicato. Durante la degenza nel reparto di riabilitazione saranno spiegati i movimenti concessi ed i movimenti da evitare per i pazienti portatori di protesi di ginocchio e la tempistica del recupero completo del movimento articolare e della deambulazione. La riabilitazione e il ripristino del tono muscolare sono di fondamentale importanza per conseguire un buon risultato in termini di articolarità e stabilità del ginocchio operato.

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